Come risolvere i problemi adolescenziali con una terapia familiare

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Michael Picco

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I sintomi ed i problemi adolescenziali: come affrontarli nel modo giusto

L’adolescenza è il periodo più temuto da qualsiasi genitore e il più difficile da affrontare per i figli. Comunemente noto per essere “complicato” riguarda infatti la fase della vita nella quale l’individuo cambia fisicamente ed acquista abilità e competenze necessarie ad assumersi delle responsabilità. Le problematiche adolescenziali sono legate proprio al delicato passaggio da “stato di bambino” a quello di “giovane adulto”.

I “sintomi” dell’adolescenza

Dal latino “adolescere” che significa proprio “crescere”, l’adolescenza è caratterizzata da una forte attenzione da parte degli adulti, in particolare genitori, insegnanti, sociologi e psicologi, perché dietro ai sintomi fisici e corporei, c’è un mondo tutto da studiare e capire. La “verità” è proprio l’oggetto della ricerca incessante dell’adolescente, erede di un bambino curioso, che ora è impegnato nella scoperta del mondo. Sono infinte le domande tipiche di questa fase e tra le più importanti troviamo:

– Chi sono io veramente e chi diventerò?

– Come mi accoglierà la società?

– Cosa si aspettano gli altri da me?

– Come posso non deludere i miei genitori?

– Chi mi amerà?

I dubbi e le incertezze assillano anche gli adolescenti più “stabili” psicologicamente, proprio perché sono funzionali in questo periodo di grandi e difficili trasformazioni.

I tipici problemi adolescenziali

Il bambino presenta una struttura mentale rivolta all’esplorazione del mondo esterno e le sue curiosità vengono soddisfatte per la maggior parte nel concreto e nel presente, mentre l’adolescente rivolge la sua attenzione anche verso il suo mondo interiore: gli orizzonti si allargano e tutto diventa “incerto”.

Tra i maggiori problemi adolescenziali troviamo:

– Una percezione del mondo adulto diversa. Da fonte di sicurezza, in particolar modo i genitori, diventano figure da mettere in discussione, spesso con un atteggiamento competitivo e sfidante, autovengono visti come detentori di potere che impongono regole rigide e scomode. Questa visione può sfociare anche in un vero e proprio conflitto tra genitori e figli, che non sempre dipende solo ed esclusivamente dall’adolescente.

– I cambiamenti fisici rapidi e vistosi provocano una forte risonanza. Altezza, peso e dimensione di alcune parti del corpo influiscono sull’autostima e provocano un continuo confronto con gli altri.

– La sessualità cambia radicalmente con la pubertà, nella quale si completa la maturazione sessuale, più precoce nelle ragazze. L’arrivo delle mestruazioni può infatti essere vissuto con reazioni di rifiuto o negazione, mentre molti maschi possono vivere con ansietà i primi contatti con la pratica della masturbazione.

– L’incontro con l’altro sesso. Tra i problemi adolescenziali più diffusi c’è l’ansia del rifiuto e la paura della delusione. Questo provoca spesso un attaccamento a persone dello stesso sesso.

– Lo sviluppo intellettuale. Imparare a tener conto non solo delle situazioni e degli avvenimenti percepibili ma anche di quelli possibili può provocare ansie e turbamenti. L’adolescente elabora, approfondisce, abbraccia correnti di pensiero e quindi tutto per lui diventa “complicato”.

A chi rivolgersi?

In caso di problemi adolescenziali importanti, che mettono in crisi l’individuo stesso e la famiglia, è bene tenere in considerazione l’idea di intraprendere una terapia familiare, in grado di supportare tutti i componenti ed in particolar modo l’adolescente in questo difficile percorso verso l’età adulta. Contatta la dottoressa Maria Adelaide Caponigro per un primo incontro conoscitivo.

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