Transizione alla genitorialità: perché questa fase mette in crisi

Cos’è la transizione alla genitorialità e come viene vissuta

La transizione alla genitorialità è un passaggio segnante nella vita di una coppia: da figli si diventa genitori e ci si carica improvvisamente sulle spalle una responsabilità mai provata prima, quella del benessere totale di un nuovo essere umano.

La donna e l’uomo affrontano diversamente questo step, per motivi culturali e personali, ma entrambi possono vivere una crisi che l’arrivo di un figlio può comportare: cambiano gli equilibri, le priorità, la vita deve riassestarsi intorno ad un nuovo centro di gravità permanente.

In molti casi questa transizione alla genitorialità non riguarda solo una coppia, ma una famiglia intera, anzi due: i partner diventano genitori, i genitori diventano nonni ed i fratelli zii.

Transizione alla genitorialità: elementi di crisi

  • Primi giorni a casa da genitori

Durante la transizione alla genitorialità possono innescarsi alcune situazioni che mandano la famiglia in crisi: questo di solito avviene già nei primi giorni di vita del bambino, quando si torna a casa dall’ospedale e si organizza una nuova vita a tre.

  • Questioni irrisolte come figli

Per i neo-genitori può essere difficile ritrovarsi nel loro nuovo ruolo, soprattutto se hanno ancora qualche nodo non risolto come figli: ciò porta ad ansia da prestazione e forme di depressione, ma soprattutto può privare la coppia di quell’aiuto del resto della famiglia che è necessario e che serve proprio a superare le prime settimane di novità.

  • La fragilità del neo-papà

I papà possono soffrire in particolare la mancanza di attenzioni da parte della neo-mamma, che sarà fisicamente e mentalmente assorbita dal nuovo arrivato: si sentiranno magari in colpa per questo bisogno e lo reprimeranno, creando però pericolose fratture sotterranee nella coppia.

  • La presenza della famiglia

La famiglia, intesa in senso allargato, entrerà a far parte molto più di prima della vita di coppia: un aiuto che come detto è necessario ma che non deve trasformarsi in una soppressione degli spazi intimi o in una violazione delle volontà altrui. Anche questo può trasformarsi in un fattore di crisi dipendente dal nuovo assetto familiare.

Come risolvere la crisi legata alla transizione alla genitorialità

Con il tempo e la pazienza, la transizione alla genitorialità può diventare un passaggio inevitabile e privo di tensioni: sarà importante cercare di non creare danni a lungo termine, ma soprattutto con la consapevolezza e la maturità. Il fatto che oggi i figli arrivino -in media- sempre più tardi, in un’età decisamente più matura rispetto al passato, ha il vantaggio di mettere di fronte a questa transizione adulti più strutturati, in grado di rendersi conto di quello che accade e di affrontarlo al meglio. È necessario un bilanciamento fra le esigenze del figlio e quelle della coppia, del singolo e della famiglia allargata: è un lavoro “di fino” che mette in campo abilità personali che non si credeva neanche di possedere.

L’aiuto di uno specialista nelle problematiche familiari serve anche ad accompagnare la coppia in questa fase di transizione alla genitorialità: se non si riesce a superare con le proprie forze, è giusto rivolgersi a qualcuno che, forte delle conoscenze e competenze accumulate sul tema, può indirizzare nella giusta direzione e restituire a questa fase della vita la connotazione gioiosa che la contraddistingue.

La dottoressa Maria Adelaide Caponigro è specializzata in Terapia Familiare, il cui percorso prevede almeno tre incontri, a cui segue una terapia della durata di qualche mese. I dettagli della terapia vengono stabiliti dopo un colloquio conoscitivo ed in accordo con i protagonisti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *